L’implantologia orale è quella branca dell’odontoiatria che permette di applicare al paziente affetto da perdita totale o parziale di elementi dentari protesi fisse di ottimo valore sia estetico che funzionale, con interventi di minima invasività.
TERAPIA IMPLANTARE: IN COSA CONSISTE?
La terapia implantare prevede l’inserimento di viti (impianti) in titanio nell’osso mandibolare o mascellare, che andando a sostituire la radice naturale del dente permetteranno di cementare o avvitare su di esse (a seconda della tecnica prescelta) delle corone in porcellana, ripristinando così tanto la funzione masticatoria quanto l’estetica del sorriso.
L’implantologia si esegue in anestesia locale attraverso una piccola incisione. Viene sollevato un lembo mucoperiosteo al fine di esporre la porzione di osso corrispondente alla zona edentuala. Quindi si può procedere alla creazione del sito implantare.
Tale intervento è ormai molto diffuso e reso quasi indolore sia nell’intra-operatorio che nel post-operatorio, grazie tanto ad una corretta gestione dei tessuti molli nelle fasi di realizzazione del lembo quanto all’adozione di adeguate terapie farmacologiche.
QUANDO È POSSIBILE UN IMPIANTO?
Per posizionare un impianto è naturalmente necessaria la presenza di una discreta quantità di osso. Ciononostante, salvo rare eccezioni, è ad oggi quasi sempre possibile adottare la soluzione implantologica.
In situazioni di carenza ossea si potrà infatti preventivamente intervenire con tecniche di rigenerazione ossea, al fine promuovere un aumento volumetrico dell’osso che dovrà poi ospitare l’impianto.
I TEMPI DI REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO
Molto spesso si sente parlare di chirurgia post-estrattiva (posizionamento degli impianti contestualmente ad estrazioni), implantologia a carico immediato (ovvero riabilitazione protesica contemporanea all’inserimento dii impianti) e denti fissi in 6/24ore.
La filosofia del nostro studio è tuttavia quella di valutare sempre il caso clinico prima di scegliere un tipo di tecnica, e rispettare i tempi biologici di guarigione evitando di inserire impianti senza considerare anche il successivo progetto protesico, eseguendo anche la rigenerazione ossea pre-implantare dove necessaria, per risultati migliori e predicibili.
QUANDO LA TERAPIA IMPLANTOLOGICA HA SUCCESSO
L’obiettivo di qualsiasi tipo di impianto è quello di conseguire una completa “osteointegrazione”, ovvero il raggiungimento di una perfetta fusione tra osso e impianto attraverso la formazione di nuovo tessuto osseo intorno allo stesso.
Soltanto in presenza di tale condizione l’impianto potrà avere successo e farsi valido sostenitore di una protesi artificiale pronta a svolgere la sua primaria funzione, ovvero sopportare senza danni le forze trasmesse dai carichi masticatori.
Gli innumerevoli studi clinici effettuati da oltre quarant’anni evidenziano comunque una bassa percentuale di insuccesso degli impianti dentali osteointegrati, rendendo attualmente questa metodica assolutamente affidabile.
SICUREZZA DEGLI IMPIANTI
La chirurgia implantare è ad oggi sempre più diffusa e i manufatti impiagati hanno raggiunto un tale livello d’avanguardia e sofisticazione tecnologica da aver ridotto drasticamente i rischi un tempo legati all’adozione di impianti.
È tuttavia buona norma che i pazienti che si sottopongono a terapia implantare siano resi consapevoli tanto di quali sono le opzioni, affinchè sappiano individuare le soluzioni migliori e più affidabili, quanto dell’importanza del loro contributo per mantenere la protesi in buona salute.
IMPIANTI E IGIENE ORALE
Fino a 10 anni fa circa il 10% circa di portatori di impianti era soggetto a fallimento implantare o a perimplantiti (ovvero infezioni causate dai batteri parodontali che, raggiungendo la superficie implantare, finiscono per danneggiare i tessuti circostanti gli impianti).
Grazie ai progressi compiuti in anni e anni di studi questo rischio si è ad oggi drasticamente ridotto, ed è da sottolineare come esso rappresenti in ogni caso l’atto finale di una serie di manifestazioni facilmente intercettabili con regolari visite di controllo, oltre che prevenibili con una buona e corretta igiene orale (tanto domiciliare quanto professionale) che mantenga i tessuti perimplantari in buono stato di salute.
La placca batterica che si forma attorno agli impianti è infatti del tutto simile a quella che si forma sui denti naturali, ma se questi ultimi sono dotati di un tessuto connettivo capace di ostacolare l’infiltrato infiammatorio prima che raggiunga l’osso, gli impianti dentali necessitano di accortezze decisamente maggiori e l’igiene orale non solo dev’essere scrupolosa e costante, ma lo stesso impianto (il posizionamento delle viti, la scelta dei pilastri e la riabilitazione protesica) dev’essere eseguito a regola d’arte in modo da facilitare il paziente nelle corrette e quotidiane manovre igieniche.
Per il resto, il controllo della placca non differirà da quello eseguito sui denti sani, ma proprio perché l’igiene dentale è elemento essenziale per la durata di un impianto il paziente dev’essere conscio che la sua collaborazione (nell’eseguire nei tempi e nelle modalità consigliate tutte le procedure di igiene) è fondamentale per il buon esito del trattamento come lo è per la salute dei suoi denti naturali.
I MATERIALI DEGLI IMPIANTI
Per quanto riguarda i materiali, nonostante la grande varietà in termini di forma e dimensioni oggi gli impianti sono quasi tutti costruiti in titanio puro (o in leghe di titanio), materiale metallico molto ben tollerato dall’organismo.
Ciò che lo ha reso preferibile non è solo l’assenza di proteine che potrebbero differentemente indurre l’organismo a reazioni di “rigetto”, ma anche il fatto che, per sua composizione, ha dimostrato un’ottima capacità nello stabilire quella connessione diretta con l’osso che è alla base dell’osteointegrazione e dunque dello stesso successo della terapia implanta
LA PIANIFICAZIONE DI UN INTERVENTO DI IMPLANTOLOGIA DENTALE
L’importanza della visita e del bilancio diagnostico per elaborare un piano di trattamento quando il dentista visita un paziente ed effettua una lastra panoramica (ortopantomografia) o una TAC Cone Beam ed alla fine le analizza, legge una storia diversa da paziente a paziente. Per esempio, l’evoluzione di una parodontite (piorrea) può variare molto da caso a caso, come le lesioni cariose (carie) possono variare di gravità. L’anamnesi dello stesso paziente, che aiuta ad evidenziare patologie concomitanti o situazioni di salute particolari, può complicare o rendere l’intervento più lungo o più complesso.
L’indagine radiologica Tac Cone Beam
Esempi
Alcuni esempi:
Un deficit di osso residuo potrebbe indurre il chirurgo a scegliere di intervenire con un rialzo del seno mascellare ed innesto osseo.
Nei casi in cui l’osso residuo sia molto scarso, potrebbe essere necessaria una pianificazione chirurgica computer guidata, da cui si possano ottenere dime chirurgiche (mascherine) che serviranno per posizionare gli impianti proprio in queste aree di osso, impossibili da individuare con una metodica tradizionale.
Quasi sempre, soprattutto negli interventi post-estrattivi, è necessario l’uso di biomateriale per creare un emergenza naturale dei denti avvitati sugli impianti.
Tutte queste situazioni, quindi, richiederanno costi aggiuntivi ed un maggior tempo dedicato al trattamento.
Tutto ciò per ribadire che è difficile, come spesso richiedono i pazienti, fornire in modo preciso dei preventivi “on line” senza un supporto radiologico ed una visita.
L’IMPORTANZA DELLA VISITA CLINICA E DELLE ASPETTATIVE DEL PAZIENTE
Ogni intervento di implantologia orale è preceduto da un incontro preliminare finalizzato all’analisi di diversi fattori. La visita clinica del paziente è fondamentale per conoscere le sue esigenze, le sue aspettative e quindi il tipo di riabilitazione necessaria. E’ un momento importante dove medico-paziente possono interagire e concordare una soluzione che possa essere veramente soddisfacente.
I pazienti, che ci inviano panoramiche e chiedono consigli su una riabilitazione con impianti e relativi costi, dimenticano che per un buon chirurgo implantologo sono necessarie informazioni che solo con una visita clinica si possono ottenere.
Ad esempio:
la qualità dei tessuti gengivali;
la linea gengivale del sorriso del paziente.
Se un paziente ha un sorriso gengivale alto (cioè espone molta gengiva quando sorride) il tipo di riabilitazione dovrà curare maggiormente l’aspetto estetico; poiché, in questa specifica situazione, anche piccoli errori chirurgici potrebbero compromettere in modo evidente e permanente l’estetica finale del sorriso.
IL TIPO DI INTERVENTO DI IMPLANTOLOGIA ORALE :
IMPLANTOLOGIA ORALE: INDICAZIONI GENERALI, COSTI BIOLOGICI, DIFFERENTI COSTI ECONOMICI
Un intervento di riabilitazione dell’arcata inferiore (mandibola), o superiore (mascella), con una protesi tipo Toronto bridge fissa avvitata su 4 impianti (protocollo tipo All-on-4®, che per definizione è una dentiera senza palato fissata su 4 impianti, dove la fuoriuscita dei denti avviene da una flangia di falsa gengiva artificiale). L’All-on-4® è un tipo riabilitazione dentale nata per consentire, soprattutto ai portatori di dentiera o ai pazienti che hanno perso una grande parte dei denti, di beneficiare, in tempi rapidi di una protesi fissa avvitata su soli 4 impianti senza sottoporsi ad interventi complessi di grosse ricostruzioni ossee mediante innesti ossei prelevati dal cavo orale o da zone extra orali (cresta iliaca) quindi un costo biologico minore tramite una tecnica chirurgica meno INVASIVA.
Vantaggi
Il vantaggio di questa tecnica inoltre riguarda i costi economici che sono inferiori rispetto alle riabilitazioni complesse con ricostruzioni ossee ed implantogia associata é un intervento chirurgico, se pianificato adeguatamente, con software di chirurgia guidata 3D ,di complessità media e rapido da effettuare, a volte con la possibilità di effettuare il carico immediato ( denti fissi in 24 ore) Negli interventi di Implantologia dentale dove il risultato estetico è determinante (ad esempio nei pazienti, specie giovani, che abbiano dei denti residui da estrarre nell’arcata superiore conservando una parte della propria dentatura), il nostro consiglio è di evitare, per quanto sia possibile, la tecnica All-on-4®, ma di optare per una chirurgia post-estrattiva mini invasiva o alle terapie ricostruttive ossee che permette di fare emergere i denti dalle gengive naturali come la tecnica OnlyOne®.
Questo tipo di intervento di Implantologia dentale richiede una perizia chirurgica di alto livello e delle riabilitazioni protesiche (tipo zirconio-ceramica) molto più costose; è logico che abbia costi differenti dalla tecnica All-on-4® che normalmente prevede delle riabilitazione in resina (tipo dentiere).
I MATERIALI USATI
Negli interventi di implantologia orale possono essere utilizzati materiali differenti.
Il diverso tipo di impianto (ci sono vari tipi di viti di titanio) varia di prezzo. Vi sono diverse ditte qualificate che producono impianti dentali. E’ chiaro che ognuna può avere per i suoi prodotti tariffe leggermente diverse. Ma, come è facile immaginare, ci possono essere sul mercato anche impianti di qualità scadente con un prezzo adeguato al valore del materiale usato.
Una volta inserito l’impianto, questo deve essere caricato (cioè gli si avvita sopra una corona, del tutto simile ad un dente naturale). Il costo delle corone, può variare a seconda del materiale utilizzato (resina, composito, ceramica e zirconio sono tra i più diffusi).
COME SCEGLIERE E COME ORIENTARSI
Se consultate i molteplici siti internet di studi di Implantologia dentale visionate con cura la loro presentazione. E’ fondamentale che vi informiate sul chirurgo implantologo che si occuperà del vostro intervento. Prendete visione del suo curriculum: MOLTO IMPORTANTE è IL PERCORSO FORMATIVO DEL CHIRURGO ORALE TRAMITE MASTER e SPECIALIZZAZIONI UNIVERSITARI che garantiscono una qualità formativa di ECCELLENZA
Diffidate di coloro che vantano migliaia di casi clinici con successi del 100% in implantologia dentale. Anche se l’implantologia orale è la branca della chirurgia che ha la percentuale più elevata di successi in assoluto, i chirurghi molto esperti e gli studi a lungo termine riportati dalla letteratura scientifica parlano di una percentuale media di insuccessi implantari attestabile su standard internazionali sul 3/5 a seconda delle aree della bocca.
Se lo studio consultato fornisce un ” listino prezzi”, non cadete nel tranello delle cose non dette (esempio, se la pubblicità afferma che il costo per l’impianto è di soli € 300, attenzione, perché oltre al posizionamento dell’impianto dovrete prevedere il costo aggiuntivo della fase protesica di restauro – protesizzazione impianto, moncone implantare, vite, provvisorio ecc., che sicuramente farà lievitare l’esborso totale).
Rammentiamo che dopo un intervento di Implantologia dentale il paziente dovrà essere seguito e dovrà sottoporsi a controlli clinici semestrali o annuali per salvaguardare la salute dei suoi impianti.
RACCOMANDAZIONI
Le ultime raccomandazioni:
Evitate di chiedere preventivi “on line”. Una visita dallo specialista Implantologo chiarirà meglio le vostra situazione clinica ed il tipo di intervento che vi necessita.
Documentatevi sulle modalità e le fasi dell’intervento che dovrete affrontare.
Siate esigenti e chiari sul tipo di riabilitazione desiderata.
Chiedete un preventivo dettagliato del costo totale dell’intervento richiesto.
Siate prudenti quando consultate i vari forum dove si narrano le esperienze di persone sconosciute. Oltre alla dubbia veridicità di certi commenti positivi o negativi, vale sempre la regola che ciò che è stato appagante per alcuni, potrebbe non accontentare voi.
Se avete dei parenti o stretti conoscenti reduci da un’esperienza di Implantologia orale, raccogliete le loro impressioni.
CONSIDERAZIONI FINALI
Cercate, se potete, di non farne solo una questione di prezzi; vale la pena scegliere con calma un buon professionista a cui affidare la ricerca per qualcosa di importante. Negli interventi di implantologia orale, l’esperienza dello specialista dentale è fondamentale per il raggiungimento di un risultato perfetto.